In un mondo che è in costante movimento (rappresentato con ghirigori, segni e linee nel disegno), l’opera invece come paradosso invita l’osservatore a fermarsi davanti a lei.
La linea è la vera protagonista dei miei disegni. È lei che forma le immagini tristi o felici. La linea racconta con la sua sicurezza (o insicurezza) la storia di chi essa rappresenta. Spesso è debole, alcune volte è forte. Vuole comunicare la quotidianità del nostro tempo con i suoi alti e bassi. Non si cura della perfezione dell’immagine, ma della semplicità e della sua essenza. È una linea fragile, passeggera, fugace, spesso incomprensibile, temporanea, difficile come la nostra vita.
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